La lotta politica nell’epoca del progressismo non si sviluppa in un sano confronto ideologico, essendo ormai scomparse con il secolo breve novecentesco le ideologie che hanno fatto la storia recente del mondo. Nel vuoto delle idee del tempo della dissoluzione, il confronto tra i diversi attori dello scenario politico si basa eminentemente sugli attacchi personali agli avversari, non contrastati dialetticamente, ma demonizzati come immagine del Male. Questa tecnica politica utilizzata sistematicamente dai media progressisti contro chiunque si opponga alla dittatura del pensiero unico si basa sulla denigrazione: per rendere inefficace il messaggio del nemico di turno, non se ne contestano le affermazioni, ma si attacca direttamente la credibilità, distruggendone l’immagine personale e politica. Le peggiori menzogne, la calunnia, le falsità più incredibili divengono realtà inoppugnabili perché diffuse all’unisono da tutti i mezzi di comunicazione di cui il Potere detiene il monopolio quasi assoluto.
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