In una lettera del 21 ottobre 1949 lo scrittore Aldous Huxley ringraziava l’ex allievo dell’Eton College, George Orwell, per avergli spedito una copia del suo nuovo romanzo, ‘1984’. Huxley si mostrava entusiasta del manoscritto ma si permetteva di notare la differenza sostanziale tra il modello di dittatura ‘dolce’, immaginato da lui 17 anni prima nel romanzo distopico ‘Il mondo nuovo’, e quello invece cupo e ‘sadico’ descritto da Orwell, spiegando cosa, secondo lui, sarebbe avvenuto nel prossimo futuro: «Credo che le oligarchie troveranno forme più efficienti di governare e soddisfare la loro sete di potere e saranno simili a quelle descritte ne ‘Il mondo nuovo’». Huxley si mostrava convinto che i governanti avrebbero adottato la ‘manipolazione dolce’ in quanto avrebbero trovato nell’ipnotismo, nel condizionamento infantile e nei metodi farmacologici della psichiatria un’arma decisiva per piegare le menti e il volere delle masse.
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