Intervista a cura di Sandro Forte
D. Perché ha voluto scrivere il libro “Medio oriente”?
R. Il libro, anzi: i libri, perché l’opera completa è una trilogia che abbraccia argomenti e fenomeni storici diversi, nascono da un progetto sviluppato all’interno de “Il Faro sul Mondo”, una rivista di politica estera on-line che da diversi anni narra le vicende mediorientali in modo “eretico”, non allineato al pensiero comune. Il fatto è che il mainstream mediatico fa delle vicende di quell’area geografica una narrazione fortemente distorta, funzionale agli interessi del sistema oppressivo mantenuto sulla regione. Al Faro ci siamo resi conto che gli articoli non potevano bastare a spiegare vicende tanto complesse, e per di più inquinate, nel sentire comune, da un racconto che le manipolava largamente; serviva di più, serviva uno strumento che le narrasse in maniera organica mettendo in fila i fatti e collegandoli. Appunto, dei libri che entrassero nel merito degli eventi e smascherassero le tante, davvero troppe menzogne, cercando di far comprendere il senso vero delle cose.