Un anno fa, il 20 agosto 2022, mentre rientrava a casa dopo un convegno eurasiatista sulla tradizione, Darya Dugina, figlia dei filosofi Aleksandr Dugin e Natalia Melentieva, veniva assassinata in un terribile attentato dinamitardo il cui obiettivo principale era presumibilmente il padre: molto noto in Occidente, il mondo accademico l’ha definito «il filosofo più pericoloso oggi vivente», mentre il mainstream l’ha etichettato, in modo surreale e patetico, come il «Rasputin di Putin». Solo per puro caso Aleksandr Dugin non è salito in auto con la figlia evitando di condividerne la tragica sorte.
Autore
Maurizio Murelli

Maurizio Murelli
Editore e scrittore, nonché fondatore di ‘Orion’ con cui introduce nel dibattito culturale temi quali il Mondialismo e la Geopolitica. In Italia è l’editore di riferimento del filosofo russo Aleksandr Dugin.
La guerra oggi in corso in Ucraina va considerata come una delle tante battaglie di un’unica Grande Guerra che, dal suo inizio, evolve senza soluzione di continuità. Dal punto di vista militare…