L’hanno chiamata Quarta Rivoluzione Industriale, per differenziarla dalle tre precedenti: macchina a vapore, elettricità e motore a scoppio, poi il digitale. Rispetto alle prime, questa rivoluzione punta alla fusione del fisico col biologico e il digitale, servendosi di neurotecnologia e ingegneria genetica per un transumanesimo sospinto da Intelligenza Artificiale, robotica, 5G dell’Internet delle cose e smart factories nell’industria 4.0. In aggiunta, la gestione aziendale da remoto dell’intera filiera di prodotti, beni e servizi: un vero e proprio terremoto per l’essenza ontologica della vita, non solo per il lavoro. «La quarta rivoluzione industriale sarà caratterizzata dalla presenza di nuove tecnologie che genereranno conseguenze in tutte le discipline e in tutti i settori economici e produttivi, arrivando a mettere in discussione persino il significato di essere umano» scrive il guru del Forum Economico Mondiale Klaus Schwab in ‘Quarta Rivoluzione Industriale’, prefazione di John Elkann. Un testo fondamentale per comprendere posta in gioco e cronoprogramma del cambiamento: il progresso non sarebbe più spiegabile per fenomeni evolutivi ma come nuova epoca della storia dell’umanità, cesura netta col passato, fase apocalittica di rottura per una società liquida dove nulla sarà più come prima, un’insidiosa transizione finita in un’indagine conoscitiva della Camera dei Deputati: «l’Industria 4.0, a differenza della precedente rivoluzione industriale nella quale la tecnologia si affiancava all’uomo per migliorare e rendere più produttive le attività umane, si propone come paradigma che, sebbene parzialmente, non si limita ad affiancarsi ma per talune attività si sostituisce all’uomo».
Autore
Maurizio Martucci

Maurizio Martucci
Giornalista, cura un blog su Il Fatto Quotidiano e una rubrica su La Casa del Sole Tv. Ideatore di Oasi Sana, ha scritto ‘Manuale di autodifesa per elettrosensibili’ (Terra Nuova, 2018) e ‘#Stop 5G’ (2021). È portavoce nazionale dell’Alleanza Italiana Stop 5G.
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