Fra le varie culture derivate dal ceppo indoeuropeo, la tradizione dell’India, fin da tempi molto remoti, ha elaborato un funzionale sistema teorico e pratico che permette di realizzare se stessi armonizzando le componenti principali, o “qualità (guṇa)” della natura umana: la componente spirituale (sattva) la componente psichica e animica (rajas), la componente materiale (tamas). Nella persona ognuna delle tre componenti è presente ma la presenza varia, diremmo, “in percentuale”. La persona in cui predomina il guṇa sattva è incapace di realizzare sé stessa nel possesso di beni materiali e nel soddisfacimento delle urgenze imposte dall’ego. Non esaurisce il suo ideale di “conoscenza” nella cultura, che mantiene distinta dalla sapienza e ritiene ad essa subordinata.
Autore
Mario Polia

Mario Polia
Archeologo, antropologo ed etnografo, nonché specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni. Alterna una prolifi ca attività di saggista a quella di conferenziere.
L’organizzazione della società medievale attinge a un modello archetipico il quale propone una dottrina e un’antropologia fondate su principi metafisici che presiedono alla struttura e al funzionamento della società. Secondo tale modello …
‘Tradizione’, dal latino traditio, deriva da tradere: ‘trasmettere’, ‘consegnare ad altri’, forma derivata a sua volta da trans-dare. ‘Trans’ significa ‘oltre’ e ‘attraverso’. Nel primo dei due significati, l’‘oltre’ riguarda la persona…