Cosa ha mosso la tua ricerca di segni e simboli della Tradizione in giro per il mondo?
La volontà di verificare ‘sul campo’ come, a prescindere dalle estreme distanze spaziali e temporali e dalle differenze, nelle culture che conservano una propria identità religiosa e la coscienza delle proprie radici esista un denominatore comune. Una matrice in cui è possibile riconoscere l’identità specifica d’un tipo d’uomo custode di una visione del mondo rispetto alla quale ogni differenza esteriore ‒ ivi compresa la lingua, la razza, la situazione geografica e perfino l’appartenenza confessionale ‒ diviene accessoria. L’uomo della Tradizione, nei diversi gradi della partecipazione alla sua Sostanza, è cosciente che il proprio esistere non si esaurisce nella soddisfazione delle pulsioni della natura signata quantitate. Avverte nella propria anima la latente potenza di altre pulsioni, la voce di altri richiami che lo invitano a trascendere gli orizzonti terreni.