In che cosa consiste questa pratica e come può essere tenuta viva anche in circostanze e condizioni, per vari motivi, ‘ostili’ come quelle attuali?
Nelle circostanze decisamente ostili nelle quali siamo costretti a vivere in questi tempi ovviamente la pratica del Kyudo, nel suo complesso, ne può risentire. Ma proprio tale esperienza ci ha ricordato che questa pratica, nella sua essenza, è sempre possibile, in quanto essa consiste nel modificare e migliorare sé stessi. Ovviamente i più fortunati, se dispongono di uno spazio privato all’aperto o possono godere di una sistemazione comoda dentro casa, possono anche avere il privilegio di non abbandonare del tutto, in condizioni come quelle recentemente vissute, la pratica vera e propria, che consiste sostanzialmente nel lanciare la freccia: perché se questo è formalmente il Kyudo, la sua pratica è sempre e comunque possibile, perché richiede semplicemente di stare seduti, in ginocchio, in silenzio e con la schiena dritta, per praticare la contemplazione e assaporare una calma interiore che normalmente permea tutto il tempo dedicato alla pratica del tiro con l’arco.