Partiamo da un assunto: non esiste tempo per l’arte; ogni tempo è per l’arte. Nessuna forma di contemporaneità, di suo, brutalizza o magnifica il processo artistico. Solo una condizione è nemica della creazione: il grado di evoluzione o di involuzione dell’apparato umano. Tanto più gli uomini di quella frazione ambiscono al Bene come conoscenza – evocando Schopenhauer -, alla cura dello spirito, alla generazione di una coltivazione individuale e sociale, alla ricerca dell’Alto, dell’altro, a dedicarsi il tempo e la vita, a ragionare sopra le cose del reale e dello spirito, tanto più l’arte avrà una funzione, un’utilità, imporrà una direzione, creerà aggregazione pensante.
Autore
Emanuele Ricucci

Emanuele Ricucci
Scrive per la cultura di ‘Libero’ e ‘Il Giornale’. Assistente del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Autore di diversi libri e conferenziere, già caporedattore de Il Giornale OFF e nello staff di Marcello Veneziani.