È possibile affrontare il rilevante tema migratorio con obiettività? Magari in controtendenza rispetto al conformismo della narrazione dominante sia nella cultura politica e accademica, sia nell’informazione? I sostenitori dell’immigrazione per ragioni umanitarie muovono sempre dalla prospettiva di un diritto individuale incondizionato, ma non si confrontano mai nelle loro argomentazioni con le cause che disgregano le comunità e costringono le persone a emigrare. Non esiste cioè un diritto – non meno stringente – a risiedere nei propri luoghi di origine e radicamento, rimuovendo i motivi che generano la drammatica diaspora indotta dalla globalizzazione? Se ci si limita a giustificare l’immigrazione, si rafforzano le cause che la generano, accrescendola patologicamente e irresponsabilmente, sommando sofferenza a sofferenza, inducendo quindi l’insofferenza delle comunità di accoglienza.
Autore
Eduardo Zarelli

Eduardo Zarelli
Docente di storia e filosofia, saggista e pubblicista. Sostenitore di correnti quali comunitarismo, la filosofia perenne e l'ecologia del profondo. Dal 1989 è animatore di Arianna Editrice.
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