Nel nostro tempo dominato dallo scientismo materialista e ateo, riscoprire la filosofia morale di Leibniz (1646-1716) è come un sorso d’acqua rinfrescante. I suoi ‘Saggi di Teodicea sulla bontà di Dio, la libertà dell’uomo e l’origine del male’ (1710) costituiscono un sistematico e organico tentativo di rispondere alle accuse che lo scetticismo dell’epoca, rappresentato da Pierre Bayle e dai ‘libertini’, precursori dell’Illuminismo miscredente, rivolgeva al Dio della tradizione cristiana. Il messaggio di Leibniz ai suoi contemporanei conserva un grande valore anche per la nostra epoca, in quanto fornisce i militanti della Tradizione di una serie di forti argomenti utili a combattere l’ateismo nichilista.
Autore
Alessandro Zanconato

Alessandro Zanconato
Nato a Torino 46 anni fa, dottore di ricerca in Filosofia e docente nei Licei. Cultore dell'I Ching, ha pubblicato Il morso che spezza. I Ching: Figure della Tradizione per sopravvivere alla modernità.