Darya Dugina Platanova. Una filosofa russa

da Maurizio Murelli

Un anno fa, il 20 agosto 2022, mentre rientrava a casa dopo un convegno eurasiatista sulla tradizione, Darya Dugina, figlia dei filosofi Aleksandr Dugin e Natalia Melentieva, veniva assassinata in un terribile attentato dinamitardo il cui obiettivo principale era presumibilmente il padre: molto noto in Occidente, il mondo accademico l’ha definito «il filosofo più pericoloso oggi vivente», mentre il mainstream l’ha etichettato, in modo surreale e patetico, come il «Rasputin di Putin». Solo per puro caso Aleksandr Dugin non è salito in auto con la figlia evitando di condividerne la tragica sorte.

La figura gigantesca di Aleksandr Dugin potrebbe rischiare di fare ombra a quella di Darya, che invece godeva, come ben sanno quanti la conoscevano, di una sua legittima e meritata statura: Donna contemporanea, viveva appieno le atmosfere della modernità in molte sue espressioni, come quella artistica, in particolare quella musicale, nel tentativo di sublimare in essa le coordinate sapienziali della Tradizione nei confronti della quale ricercava la sua via, soprattutto attraverso la speculazione filosofica. Questo suo atteggiamento risulta evidente dalla lettura del suo Diario, che AGA Editrice si appresta a pubblicare con il titolo Abissi e altezze del mio cuore; contemporaneamente è in corso di traduzione e pubblicazione, sempre per i tipi di AGA Editrice, Ottimismo escatologico, la raccolta dei suoi scritti filosofici. Tutti questi testi, insieme ai già pubblicati Io sono Darya e Liriche, consentono di affermare che Darya è stata la degna figlia di suo padre e di conoscerne la grande levatura culturale e morale.
Potrei dilungarmi molto nel descrivere Darya così come io l’ho conosciuta, ma ritengo che per commemorarla onorevolmente nell’anniversario del suo assassinio sia più appropriato ricordarla con le parole dei suoi stessi genitori, a cominciare con lo stralcio di uno scritto della madre – anch’esso in via di pubblicazione per AGA Editrice – per proseguire con altre citazioni, stralci della Prefazione a Ottimismo escatologico (a firma di Aleksandr Dugin) e del Diario (a firma dei genitori).

(…) Ha scelto lo pseudonimo ‘Platonova’ e ha dedicato la sua giovinezza allo studio del platonismo, delle opere e delle teorie di vari platonici e neoplatonici, sia cristiani che di altre religioni. Il filosofo americano A. Whitehead ha detto che l’intera filosofia del mondo non è altro che note a margine di Platone: impegnandoci nel platonismo, arriviamo davvero al centro del tifone, al cuore del problema della generazione, della creazione dei significati e delle strutture della storia, della cultura, del pensiero, della mente. Dasha [vezzeggiativo familiare di Darya, n.d.r] lo sapeva e ha scelto questa strada, pericolosa anche se si rimane in superficie. La gente spesso teme la mente come il fuoco. Un tempo, i filistei urbani di Atene giustiziarono Socrate, gli abitanti di Alessandria assassinarono Ipazia. Oggi le élite al potere nel mondo si oppongono con altrettanta veemenza a un pensiero libero e significativo. In effetti, nel mondo di oggi le orbite del pensiero si sono progressivamente ristrette, le ‘grandi narrazioni’ sono state sottoposte a critiche sprezzanti, lo studio della filosofia è stato deliberatamente trasformato in un’analisi tecnica di dettagli microscopici. Non sono ammesse generalizzazioni e, naturalmente, il primo bersaglio di questa politica epistemologica di frammentazione sono state le generalizzazioni globali di Platone e dei platonici. Sono state sottoposte alla strategia di ‘annullamento della cultura’ nel senso pieno del termine, ma anche gli ultimi attacchi postmodernisti al pensiero, e persino l’ultima perversione dell’ontologia orientata agli oggetti, non sono la fine né l’ultima parola nella persecuzione dei filosofi* […]

*Estratto dal libro Abbiamo bisogno di una rivoluzione dello spirito di Natalia Melentieva, madre di Darya Dugina

VUOI CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO?
ACQUISTA O ABBONATI ALLA RIVISTA:

Ti potrebbe piacere anche

Lascia un Commento