Il futuro dell’umanità è davvero quello immaginato da tanta letteratura distopica? Un uomo senza più spiritualità, dove la genitorialità è affidata alle macchine, costantemente sotto l’occhio vigile di un “Grande Fratello” che decide cosa è vero e cosa è falso? Invertire la rotta si può ed è proprio questa idea ad animare il convegno “Se questo è l’Uomo. La crisi antropologica dal politicamente corretto al metaverso”, che si è tenuto lo scorso sabato 25 febbraio presso il Palazzo della Cancelleria nel cuore di Roma.

L’evento, a cura di Cinabro Edizioni e in collaborazione con Pro Vita & Famiglia Onlus e con la rivista Fuoco, ha fatto il tutto esaurito merito anche del parterre di alto livello che ha preso parte al dibattito: Marcello Foa, giornalista e già presidente Rai; Simone Pillon, avvocato e già Senatore della Repubblica; Francesco Borgonovo, vice-direttore de La Verità; Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia; Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura ed Enrica Perucchietti, giornalista e scrittrice.
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