Cos’è UNARMI e perché nasce quest’Associazione?
UNARMI nasce nel 2015 come raggruppamento spontaneo di appassionati e operatori del settore armiero in risposta a un decreto legge che, con la scusa di colpire il terrorismo, in realtà introduceva nuove restrizioni ai cacciatori e ai tiratori. Si costituì inizialmente il ‘Comitato Direttiva 477’, che nel 2019 si trasformò in associazione vera e propria. Nel tempo UNARMI ha sempre cercato di non legarsi ad alcuna forza politica in particolare e, anzi, di trovare punti di dialogo con tutti; è stata inoltre la prima associazione di detentori di armi a instaurare un dialogo sereno e costruttivo col Ministero dell’Interno. UNARMI, che rappresenta in Italia anche Firearms United Network, è quindi un’associazione di tutela dei detentori legali di armi ed è composta unicamente da cittadini (non necessariamente detentori di armi) e associazioni sportive dilettantistiche.
Oggi UNARMI è un punto di riferimento per i possessori di armi in Italia. Come vi spiegate questa crescita?
Si percepisce sicuramente la necessità di un soggetto che tuteli a livello istituzionale i detentori di armi italiani, che sono notoriamente esposti da un lato alle avversioni ideologiche di politica, attivismo e giornalismo e, dall’altro, agli atteggiamenti spesso vessatori dell’amministrazione pubblica.
C’era una forte domanda inespressa di rappresentanza e di tutela?
Purtroppo, come è noto, i detentori di armi italiani sono frequentemente oggetto di rappresentazioni distorte e di provvedimenti legislativi estremamente severi, che si spingono ben oltre le concrete esigenze di tutela della pubblica sicurezza. La maggior parte degli appassionati si sente, a ragione, oppressa dalla politica, diffamata dal giornalismo mainstream e vessata da amministrazione e giustizia inefficienti. È quindi necessario che vi siano dei soggetti in grado di fronteggiare questi fenomeni. E questo è ciò che UNARMI si propone di fare. Si sente spesso parlare della necessità di una ‘N.R.A. italiana’, cioè della costituzione di un gruppo organizzato e trasversale, di pressione e sostegno al mondo delle armi anche nel nostro Paese: la strada è ancora lunga ma la direzione è quella.
Quali sono le problematiche a cui vanno incontro i legali detentori di armi in Italia?
I problemi sono molteplici. Senza ritornare sui continui tentativi di introdurre leggi sempre più restrittive, in particolare soffriamo una fortissima disomogeneità nell’applicazione della normativa tra i vari uffici locali preposti (c.d. ‘Uffici armi’), spesso non per causa di particolari avversioni dei funzionari – che comunque vi sono e frequentemente non sono neanche troppo celate – ma della scarsa formazione che i funzionari stessi dimostrano. Non è in realtà una loro colpa: si tratta perlopiù di persone a cui vengono affidati incarichi delicati e a cui non viene fornita un’adeguata preparazione […]
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