Fedez, Elodie, PD, cantanti, giornalisti e intellettuali: l’elenco dei suoi detrattori è lungo e altisonante. Questo non ferma la sua azione, corretto?
Piacerebbe a tutti ricevere lodi, applausi e articoli osannanti per le proprie proposte politiche, ma chi oggi decide di impegnarsi seriamente in difesa della vita umana, della famiglia e delle radici cristiane deve mettere in conto insulti, attacchi e derisione. Il mainstream ideologico e politicamente corrotto non può tollerare chi osi dire la verità e si accanisce usando tutte le sue armi. Eppure stiamo dando voce alla maggioranza silenziosa, milioni di persone e famiglie che non si riconoscono nella società liquida e senza identità voluta dalle ideologie.
Per ogni attacco ricevuto dai sacerdoti del pensiero unico, ricevo centinaia di e-mail da persone meno note ma molto più libere, che mi esortano ad andare avanti. Non sappiamo dove arriveranno le onde del sasso che gettiamo nello stagno, ma col nostro impegno e sacrificio stiamo dando speranza a molti.
Dunque, vale la pena sopportare insulti e aggressioni, pur di continuare a dire la verità.
La storia, e il buon Dio per chi ci crede, dimenticheranno le ideologie, ma ricorderanno chi ha difeso i valori umani.
La Sua attività politica si incentra sui temi sociali, per la vita e la famiglia, lontana da calcoli meramente elettorali. Quanto c’è bisogno di politici dedicati ai temi più prossimi alle persone e alle tematiche sociali?
Le tematiche sociali stanno apparentemente a cuore a tutti gli schieramenti politici, ma quando si entra nel dettaglio si scoprono enormi differenze. Alcuni portano avanti consunte schermaglie ideologiche. Invece, per noi la sfida è promuovere l’identità delle persone, l’unicità della famiglia come società naturale, l’immensa dignità della vita umana in ogni sua fase, il diritto dei genitori di educare i figli. Assumere queste ferme posizioni non è facile ma sono convinto che alla fine paghi sia in termini valoriali sia in termini più strettamente elettorali. Sempre più persone rifiutano il gender, riscoprono i valori anche religiosi e cercano una rappresentanza politica preparata e coraggiosa.

Il fronte che si batte per difendere una certa visione del mondo fondata sulla famiglia, la vita e il rispetto del sacro appare abbastanza sguarnito. Perché stenta a formarsi una rete trasversale opposta al politicamente corretto?
Girando l’Italia, l’Europa e altri Paesi occidentali ho scoperto che si stanno costruendo molte realtà associative e comunitarie, sia religiose sia di ispirazione più laica, allo scopo di fare da argine al pensiero unico. A loro ho dedicato il mio primo libro ‘Manuale di sopravvivenza al pensiero unico’: hanno pochi mezzi, scarsa visibilità e sono ben poco amate da potentati finanziari e burocrazie ideologiche, ma queste piccole reti manifestano una grande vitalità. Da tempo collaboro con molti amici per ampliare la cooperazione nazionale ed internazionale, promuovendo i valori comuni e favorendo l’elaborazione di una strategia unitaria. Anche il vostro giornale, intitolato significativamente ‘Fuoco’, con la sua comunità di lettori, è un segnale di grande speranza in questo senso. Certo, molto abbiamo da fare, ma son sicuro che, come Davide contro Golia, alla fine basterà un sasso per far cadere l’immenso gigante che stiamo fronteggiando. Benedetto XVI ama dire che la storia è stata cambiata soprattutto da piccole minoranze creative. Ci siamo […]
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