La tragedia di cui furono vittime migliaia di italiani di Istria, Fiume e Dalmazia è rimasta a lungo affidata soltanto ai ricordi di chi l’ha vissuta sulla propria pelle e su quella dei propri familiari e dei pochi che hanno saputo e voluto salvarla dall’oblio.
È infatti soltanto oltre sessant’anni dopo le dolorose vicende) che il Parlamento italiano, con la Legge n. 92 del 2004, ha stabilito una ricorrenza commemorativa speciale, dedicata appunto al ricordo di quanto patito dagli ‘italiani due volte’ (per nascita e per scelta) delle terre ‘di là dall’acqua’.
Il testo dell’articolo 1 della citata normativa, fortemente voluta dal suo primo firmatario Roberto Menia, recita che «la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
A tal fine, come nel resto della Legge disposto, è prevista l’organizzazione di «iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi» ed «è altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, […] ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero».
Si tratta, giuridicamente parlando, di un intervento necessario, dopo tanti anni di oblio, per colmare una lacuna colpevolmente lasciata aperta da chi, per cecità ideologica e aridità d’animo, ha tentato e tenta di relegare nel dimenticatoio, negandole o riducendole, alcune pagine strappate della storia d’Italia. Che ora, doverosamente, anche per legge sono state riconsegnate alla memoria collettiva ma vanno ancora protette e attivamente ricordate per sottrarle all’odio ideologico.
VUOI CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO?
ACQUISTA O ABBONATI ALLA RIVISTA:
- FUOCO #4 – gennaio/febbraio/marzo 2022 (cartaceo)€5.00
- Abbonamento annuale – “Fiamma” (cartaceo & digitale) n.4-7€30.00
- FUOCO #3 – ottobre/novembre/dicembre 2021 (cartaceo)€5.00
- FUOCO #2 – luglio/agosto/settembre 2021 (cartaceo)€5.00
- FUOCO #1 – aprile/maggio/giugno 2021 (cartaceo)€5.00
- Maglietta “FUOCO”€10.00