Il Signore degli Anelli. Un libro per la vita

da Paolo Paron

A volte sembra che le cose avvengano per caso. Invece, poi si scopre che alla base di un evento casuale ci sono una trama e un ordito indipendenti da coloro che sono coinvolti, ma che riescono a creare uno splendido tessuto, ricco di mille baluginii, richiami e rimandi. 

Un giorno, mentre eravamo seduti allo stand della Società Tolkieniana Italiana, al Salone del Libro di Torino, quando gli chiesi come fosse arrivato alla pubblicazione del ‘Signore degli Anelli’, Alfredo Cattabiani mi raccontò che nel 1969 Edilio Rusconi lo chiamò a dirigere la neonata Rusconi Libri e, in breve tempo, il nuovo Direttore Editoriale diede vita ad alcune collane di grande successo. 

All’inizio del 1970 andò dalla proprietà a proporre la traduzione in italiano della trilogia del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Rusconi non volle accettare la proposta perché già Ubaldini aveva tentato nel 1967 la pubblicazione della traduzione del grosso tomo, diviso in tre volumi, ma non ebbe minimamente successo. Era vero che ormai in America questo testo era diventato la Bibbia degli Hippies, ma, secondo Rusconi, in Italia questo genere di letteratura non piaceva e questo libro sarebbe stato un flop.

Non tutti sanno che qualche mese prima Quirino Principe, traduttore impareggiabile, scrittore erudito e sofisticato, musicista e uomo di una cultura abissale, dopo anni di di collaborazione aveva lasciato la Garzanti Editore a causa di una inqualificabile offesa subita dallo stesso Livio Garzanti. Cattabiani, saputo quanto era successo, aveva immediatamente chiamato Quirino Principe e lo aveva accolto nella neonata Redazione Rusconi, insieme a un altro genio letterario, Elémire Zolla.

Tutti e tre erano entusiasti dello scritto tolkieniano e decisero che Quirino Principe si sarebbe occupato della revisione de ‘Il Signore degli Anelli’. La traduzione dello splendido libro era stata fatta dall’allora giovanissima, ma già bravissima traduttrice, Vittoria Alliata di Villafranca.

Alfredo Cattabiani lasciò passare qualche mese e poi ritornò da Rusconi. Era seriamente intenzionato a proporre in Italia il grande successo di J.R.R. Tolkien, oppure a lasciare la direzione editoriale.

Edilio Rusconi così gli rispose: «Sono contrario a questa operazione, ma a ogni bravo Direttore deve essere lasciata la possibilità di realizzare un solo capriccio: questo è il suo!».

Alfredo Cattabiani acquisì dalla Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini i diritti della traduzione di Vittoria Alliata di Villafranca a cui, come da accordi già presi, venne accostato Quirino Principe quale curatore dell’Opera, mentre Elémire Zolla si sarebbe occupato dell’introduzione […]

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