Cosa può condurre quei pochi uomini in piedi oltre questi tempi bui del Kali-Yuga? Quella figura oggi tanto bistrattata e ridotta a sinonimo di ‘despota’ e ‘privilegiato’: il Capo, la Guida, ossia colui che – correttamente inteso nel suo significato – porta la fiaccola, sostiene il peso maggiore, apre la strada e conduce chi ancora oggi ambisce a ridestarsi sulle rovine. Ne parliamo con Antonio Medrano, luminoso punto di riferimento sull’individuazione e sulla formazione della figura del ‘lider’.
Siamo immersi nell’ultima fase dei tempi ultimi e una delle gravi mancanze di questo mondo è rappresentata dalla progressiva scomparsa di uomini e donne, degni di tale nome. Come è potuto accadere?
L’origine della crisi che stiamo attualmente soffrendo consiste nell’allontanamento dal Principio, che equivale a dire ‘ignoranza e disprezzo dell’Essere, della Verità, dello Spirituale e dell’Assoluto’. L’attuale civiltà è una civiltà senza principi, senza legami col Principio, che è il fondamento di ogni ordine, sia sociale che personale. Tutto ciò è stato causato da una ribellione titanica e prometeica, alla cui radice c’è l’azione sovversiva e livellatrice dell’Antispirito, che ha come obiettivo la materializzazione della vita, il degrado e la distruzione dell’ordine sacro tradizionale, e con esso di tutto ciò che rende possibile la pace e l’unità, così come la vita nobile, integra, con salde e profonde radici.
Si tratta di un processo che viene da lontano, che ha la sua origine nella crisi dell’ordine medievale, con le rivoluzioni successive che sono andate minando per lungo tempo la cultura e la società europea (Rinascimento, Riforma protestante, Illuminismo, Rivoluzione francese, ecc.). In un ampio processo storico di caduta, decadenza e sovversione, si sono andate diffondendo e imponendo atteggiamenti e concezioni negative: razionalismo, irrazionalismo, relativismo, soggettivismo, scetticismo, materialismo, evoluzionismo, ateismo, ecc…
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